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"Ecco, su questo la mia posizione è piuttosto radicale, penso che si apprende ad insegnare per contagio, si apprende ad insegnare perché abbiamo conosciuto un insegnante, si apprende ad insegnare attraverso l'impatto che abbiamo avuto con un maestro, e l'arte di insegnare deriva dall'amore che noi abbiamo avuto per un maestro. Ricordo un racconto di un insegnante in cui mi disse come nacque in lui la passione per la fisica, e nacque al liceo quando un suo vecchio professore, mentre faceva lezione, si impegnava alla lavagna e uscendo, alla fine della lezione, tutto ingessato come se fosse un imbianchino. Questo insegnante, a un certo punto nella sua vita, quando diventò a sua volta professore di fisica, uscendo dall'aula, dopo aver lottato un'ora con la lavagna, si accorse di essere pieno di gesso esattamente nella posizione in cui si trovava il suo professore quando ha acceso in lui il desiderio di sapere. Ecco la trasmissione, uno diventa insegnante perché è stato insegnato, ma con un'aggiunta - i bravi maestri non sono solo quelli diciamo così competenti, la competenza è certamente un attributo del maestro, io per esempio non riuscirei a parlare se non di quello che so, e non è un dato così ovvio parlare di quello che si sa, ed evitare di parlare di quello che non si sa, ma al di là della competenza, c'è un altro elemento fondamentale che è quello di desiderare di insegnare-. Quand'è che un maestro è efficace? un maestro è efficace quando va in aula e non vorrebbe essere in nessun altro posto, mentre è in aula, mentre io sono in aula di università desidero solo essere lì, in quel momento, con i miei allievi, con i miei appunti, con le idee che ho nella testa e che cerco di trasmettere, non c'è nessun altro luogo dove vorrei essere. Ecco, se noi assicuriamo questa presenza presente dell'insegnante abbiamo già fatto molto, la didattica senza relazione, senza la presenza presente dell'insegnante, senza il desiderio di insegnare non esiste."
Per quanto riguarda questo punto, c'è un Infinity Lessons tratta dalla serie "Come Trattiamo le persone", scritta proprio da Afrika Bambaataa, che ci mostra come lui è stato insegnato dal suo insegnante in quel momento.
Infinity Lesson
La donna delle pulizie
Durante il mio secondo mese al college, il nostro professore ci diede un test. Ero uno studente coscienzioso e superai velocemente tutte le domande fino a quando lessi l'ultima: "Qual è il nome della donna che pulisce la scuola?”
Sicuramente si trattava di un qualche tipo di scherzo. Avevo visto la donna delle pulizie varie volte. Era alta, capelli scuri e sui 50 anni, ma come facevo a conoscere il suo nome? Consegnai il mio foglio, lasciando l'ultima domanda in bianco. Poco prima del termine della lezione, uno studente chiese se l'ultima domanda avrebbe influito sulla valutazione del test.
"Assolutamente", rispose il professore. "Nella vostra carriera, incontrerete molte persone. Tutte sono importanti. Meritano la vostra attenzione e il vostro interesse, anche se tutto quello che farete sarà sorridere e dire "ciao”.
Non ho mai dimenticato quella lezione. Ho anche imparato che il suo nome era Dorothy.
Altro momento dove Bambaataa fu insegnato, e trasse ispirazione, ispirazione che poi portò alla visione della Universal Zulu Nation, fu l'esempio dei Ghetto Brothers e il trattato di Pace stipulato tra le gang. Questo ci dimostra come Bambaataa creò, con altre persone, la Universal Zulu Nation perché a sua volta è stato insegnato, e questo lo ha portato ad insegnare e trasmettere la conoscenza attraverso le Infinity Lessons, creando un movimento a catena che ha portato il cambiamento di vita di molte persone nel mondo, oltre che alla creazione di questo stesso articolo, se ci pensiamo bene. Inoltre, Bambaataa e la Zulu Nation furono talmente colpite dall'importanza dell'insegnamento, che ne fecero uno stile di vita, la voglia di insegnare e tramandare conoscenza non diventava solo un occasione scolastica, creando delle classi, ma diventa il proprio stile di vita, era il proprio comportamento l'esempio personale che si portava in ogni istante della propria vita, questo significava e significa ESSERE uno Zulu, in tutto e per tutto. All'interno del Green Book ciò viene constata tramite l'affermazione:
"Durante la vita siamo tutti degli insegnanti, sia che una persona lo comprenda o meno. I membri Zulu sanno di essere degli insegnanti e fanno in modo di far proprio questo. Condividiamo, nella vita, con gli altri Zulu e tutte le altre persone la conoscenza che impariamo, così da poter creare un bilanciamento all'interno della vita delle altre persone, facendo in modo che la comprensione possa essere raggiunta, e da questa si possa ottenere la pace."
*(Per maggiori info andate alla pagina Infinity Lessons, o acquistate il libro Libri | "Zulu Nation Italia Works & Knowledge" Fuori Ora!)
"questa piaga è diciamo la carenza, l'assenza di rispetto nei confronti dell'autorità simbolica, che la scuola e un insegnante incarna. Questo è un problema generale del nostro tempo, il nostro tempo, il tempo della evaporazione del padre, che significa, non solo che i padre sono in difficoltà nel fare il loro lavoro, ma che nell'ambito educativo - il quale introduce dei limiti- introduce dell'impossibile, ci ricorda che non tutto è possibile, questo concetto è in crisi, e in grande crisi nel nostro tempo. La scuola patisce di questa crisi, con un'aggiunta ulteriore, che ogni volta che un insegnante giustamente si assume la responsabilità di un provvedimento che sia disciplinare o di un giudizio valutativo negativo, ogni volta che si assume questa responsabilità è guardato con sospetto. E' guardata con sospetto dai genitori per esempio, è quello che dicevamo la volta scorsa, i genitori tendono a schierarsi sempre dalla parte dei figli e contro gli insegnanti, rompendo quel patto generazionale che ha negli anni costituito ciò che chiamiamo di costume. L'idea del ministro (...) è che se ne esca ritornando al passato, cioè che se ne esca restaurando diciamo così l'ordine, la disciplina, l'obbedienza e il rispetto dell'autorità attraverso provvedimenti che sono di marca chiaramente repressiva, la mia posizione particolare e personale invece ritiene che il ritorno al passato non funziona, in generale non funziona mai, e non funzionerebbe nemmeno nella scuola. Si tratta veramente di ripensare il tema della legge, il tema della autorità, (...) come insegnante in vari contesti quello che ho notato é che, ogni volta, è come dire "tu non sei riconosciuto per la posizione simbolica che occupi in quanto professore" ma devi essere, devi ricostruire dai piedi, dal basso diciamo il valore della tua posizione, mentre prima la posizione dell'insegnante era autorevole in quanto tale, adesso noi non possiamo più vivere di rendita, ma dobbiamo ogni volta ricostruire dal basso la fiducia, la stima, il valore, che la nostra posizione comporta. E' quello che dico quando sostengo che mentre prima era la tradizione, l'automatismo della tradizione che dà valore alla parola dell'insegnante, come la parola di un padre in una famiglia, ecco, adesso questo automatismo si è inceppato, si è interrotto. Dobbiamo, quindi, ricostruire valore della parola di un padre, o di un insegnante a partire dai piedi, dal basso, a partire dalla nostra capacità di testimoniare che la parola ha ancora un peso, ha ancora un valore, si tratta di di passare dall'insegnante autorità all'insegnante testimone, l'insegnante che è in grado di testimoniare con la sua parola, che il sapere può essere un corpo erotico (...) importante è che il maestro, cioè il professore, l'insegnante, sappia amare quelli che imparano, questa è la definizione di uno degli attributi fondamentali di un insegnante. amare chi impara. La gratificazione dell'insegnante sarebbe esattamente questa, vedere che i propri allievi si formano attraverso la sua parola è una delle gratificazioni più grandi di un insegnante, vedere che la propria parola da forma alla vita, e questo implica che appunto l'insegnante sappia amare chi impara."
Leggendo questa parte di articolo diventa lapalissiano come nell'Hip Hop questo aspetto si trasformi nel concetto di rispetto, del rispetto che va conquistato attraverso il merito, o l'impegno nelle discipline, nella Cultura Hip Hop attraverso la Knowledge che viene acquisita e che viene dimostrata, e nella Zulu come la persona che si è nella vita quotidiana di tutti i giorni.
Inoltre Zulu Nation ha sempre saputo l'importanza che riveste la parola e quanto grande sia il suo valore, per questo si usano dei termini ben specifici: si saluta con "Peace" "Pace" perché ogni vero Zulu lavora per la pace, cerca di portare pace e viene in pace; ecco perché il termine "Ahki/Akhi e Malika" "Fratello e Sorella", perchè questo permette divederci tutti come fratelli al di là della Cultura della razza; ecco il Significato di King/Queen, inteso all'interno di Zulu come Re di sé stessi e faro per gli altri attraverso la consapevolezza della propria natura divina, divina intesa come sacralità della coscienza posseduta, e di come la coscienza posseduta possa essere agente di cambiamento positivo su questo pianeta chiamato Terra.
Il rispetto di uno Zulu viene acquisito giorno dopo giorno attraverso i fatti, e non alle credenze. Infatti uno Zulu dimostra di esserlo attraverso la sua Essenza, la vita che conduce, i miglioramenti che apporta a sé stesso e alla propria comunità, il che gli fa acquisire rispetto verso sé stesso e la sua comunità.
Universal Zulu Nation sta per fatti.
Va da se che UZN ha insita nei suoi principi, e nella sua natura l'amare il prossimo e la propria comunità e ciò si evince da queste Infinity
La Zulu fu fondata dopo aver realizzato che poteva dare un miglior beneficio alla comunità, se le gang si fossero unite e avessero usato le proprie forze per migliorarsi l'un l'altro avrebbero migliorato di conseguenza la comunità.
Infinity Numero 5
Anche se siamo veri credenti nella Cultura Hip Hop, noi come Zulu realizziamo che questo mondo è reale - con problemi e soluzioni reali. Quindi come famiglia Zulu ci sforziamo per fare il nostro meglio, per elevare noi stessi in primis, per poi mostrare agli altri come elevare loro stessi, mentalmente, spiritualmente, fisicamente, economicamente e socialmente.
"noi parliamo di morte del libro, morte della lettura, la lettura è un'esperienza che esige tempo, pensiero, fatica anche, è molto diverso dall'accesso immediato che i social consentono all'informazione. Noi dovremmo rivalutare la figura del maestro, così come dovremmo rivalutare l'importanza fondamentale del libro. (..) sono d'accordo (...) all'ipotesi di lasciare i cellulari fuori dall'aula, questo è un punto molto importante, i nostri figli devono essere disintossicanti e l'accesso al libro esclude la contemporaneità dell'accesso al cellulare, i nostri figli fanno sempre più fatica a staccarsi da quell'oggetto. Non voglio demonizzare la tecnologia e i social, perché ci sono diversi usi della tecnologia o dei social, ma è indubbio che c'è un fenomeno diffuso di intossicazione e che la scuola deve introdurre, diciamolo pure con una espressione che riguarda la psicanalisi, uno svezzamento mento dei nostri figli dalla dipendenza del dello smartphone dell'oggetto tecnologico che è diventato una sorta di prolungamento del loro corpo. Questo svezzamento secondo me deve essere opera della scuola, però è chiaro che quando tu togli al bambino il seno devi dare un altro getto in cambio, sappiamo che il bambino, per esempio, quando perde il seno acquista solitamente la possibilità della parola, che è un altro oggetto orale, non è un oggetto orale come il seno ma è un altro oggetto orale, un oggetto reale che da una soddisfazione molto più larga che non quella della suzione del seno. Ecco, spostiamo questo esempio sul piano della scuola, svezzare significa togliere questa connessione perpetua con lo Smartphone, e sostituire questa connessione perpetua con il sapere, dunque con l'accesso al libro, ma libro che è diventato e che deve diventare un corpo erotico".
Questo è lo stesso motivo che ci ha portato a realizzare, insieme a HipHopSeeds, il nostro libro, in quanto pensiamo che oltre l'informazione che diamo dal 2008 nel nostro sito, sia importante avere un oggetto materiale che renda lo studio dell'Hip Hop e la sua conoscenza, più intimo, più individuale, ed interiore, permettendo un dialogo di crescita e di conoscenza tra sé e i concetti espressi nel libro, cosa che difficilmente avviene attraverso il web, dove l'informazione viene poi dispersa nel mare del web, continuando a divulgare il concetto che la mente, e la coscienza dell'uomo, siano sacre, e quindi sacro sia il loro sviluppo.
Infinity Lesson 5
La mente è il principio universale dell'Infinito
"per capire proprio l'anima della scuola bisogna partire dalla parola incontro, in fondo di che cosa sono fatte le nostre vite, di che cosa noi siamo fatti, siamo fatti degli incontri che abbiamo fatto, tra questi incontri che risultano fondamentali per dare forma alla nostra vita. La scuola è il luogo dell'incontro, dell'incontro Amoroso per esempio che è quello che si sviluppa nei corridoi, negli incontri tra i ragazzi e le ragazze, la scuola non dobbiamo dimenticarci è anche il luogo dove solitamente accade quello straordinaria iniziazione alla vita, al discorso Amoroso; Ma è anche l'incontro con le maestre, questo incontro lascia un segno, ricordavo prima come la parola insegnamento ha come suo etimo quello di lasciare un segno, ma di che cosa è fatto questo segno che l'insegnante lascia nell'allievo? Potremmo dire che non è fatto solo di sapere, è fatto proprio di qualcosa che accende. L'incontro con un maestro e ciò che accende la vita, o potremmo dire anche ciò che mette in movimento la vita, mette in moto la vita. Allora, questa mi pare la funzione fondamentale della scuola, che non è quella di distribuire informazioni, la scuola è il luogo di un incontro che può veramente cambiare la vita e far emergere qual è la nostra vera inclinazione, che noi non conosciamo prima della scuola. E' la scuola che mette a fuoco, che ci dà la possibilità di mettere a fuoco quelle inclinazioni che già ci appartenevano, o di farci scoprire mondi che non immaginavamo nemmeno potessero esistere, e che sono mondi che magari riflettono la nostra tendenza più profonda."
In quest'ultimo estratto ci viene immediatamente il ruolo fondamentale che ha la scena all'interno della cultura Hip Hop con i suoi Party , le Jam, le Hall Of Fame ecc, luoghi di incontri, scambi e crescita, dove una volta effettivamente si cresceva. Riprendiamo il concetto di "scuola di strada" spesso l'Hip Hop è riuscito, col tempo, ad arrivare là dove la scuola non arrivava, a volte a far riamare la scuola stessa. Buon anno e Buona conoscenza di voi stessi a tutti.
Peace
[Articolo di Ahki Smogone]
[Citazione Massimo Recalcati dalla Trasmissione "Mondo Nuovo" di Radio1]
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