Qualche mesetto fa Leonardo, un giovane b-boy, mi ha chiesto di andare presso il suo liceo per condividere un pò di Conoscenza/ Esperienza sull' Hiphop, come avevamo già fatto l'anno prima con Ahki Lorenzone. Questa è la Riflessione che ne è venuta fuori.
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Molti dei presenti non conoscevano praticamente nulla dell'Hiphop, della sua storia e della sua Cultura ecc. Quindi in quest'ora a disposizione si è provato a sintetizzare tutte le cose più importanti, in quanto è impossibile spiegare in un'ora 40 anni di Cultura e storia. In Ogni caso, non sto scrivendo questo articolo per parlare della storia dell'Hip Hop o della giornata in sè, ma vorrei focalizzarmi più sull'interazione avuta con i ragazzi. Anche se una cosa specifica la voglio dire, mi ha fatto piacere vedere molte più ragazze che ragazzi, cosa inusuale in questo ambito, almeno per il momento.
Interazione
La prima cosa che salta agli occhi, è la paura da parte dei ragazzi di relazionarsi, una paura che non li permette di sentirsi liberi di esprimere le proprie opinioni, conoscenze e soprattutto di fare domande. Quando ci si relaziona in modo diretto, la condivisione diventa più semplice, costruttiva e diretta. Se questo non avviene, perchè nessuno se la sente di lasciarsi andare, tutto diventa più difficile, laborioso e palloso. La seconda motivazione è la barriera generazionale (soprattutto con queste grandi differenze di età), questo avviene non perchè chi è più grande faccia necessariamente il superiore, ma più per la paura del giudizio di una persona che si pensa essere più competente, e questo proviene soprattutto dalla famiglia, dal sistema scolastico e societario in cui viviamo. Ed è questo a mio avviso il primo punto nel quale si dovrebbe lavorare con i ragazzi, dovremmo stimolare la loro libertà di espressione, la loro curiosità, senza mettere paletti ma soprattutto senza giudizio. E' importante permettergli di sbagliare e dargli il diritto di non possedere la conoscenza. Nessuno è nato con la conoscenza intrinseca, ho sentito troppe volte sentenze dure su persone che non conoscevano la Cultura, ma ci mettiamo mai dalla parte opposta? Provate a pensare di essere loro? Le informazioni che ti arrivano sono un mix di verità e spazzatura, le persone vicine magari non conoscono niente di serio a riguardo, chi ne sa nella maggior parte dei casi ti giudica, e poi quando provi a dire e a fare quel poco che ti è arrivato dal mix dei mass media, ti etichettano subito come il sucher, il bimbo minchia ecc. Da qui nascono i problemi. Chi dovrebbe aiutare questi ragazzi a recuperare la libertà di poter essere quello che sono? a riprendere consapevolezza delle cose, se non le persone che già ne hanno avuto esperienza? E' anche vero che in tutto questo si può condividere solo la parte teorica e il racconto della propria esperienza, poi, il resto se lo dovranno vivere in prima persona, sulla propria pelle, per rendersi realmente conto di quello che è la Cultura Hip Hop. Fatto sta che dovremmo essere noi a porgere la mano.
Interazione
La prima cosa che salta agli occhi, è la paura da parte dei ragazzi di relazionarsi, una paura che non li permette di sentirsi liberi di esprimere le proprie opinioni, conoscenze e soprattutto di fare domande. Quando ci si relaziona in modo diretto, la condivisione diventa più semplice, costruttiva e diretta. Se questo non avviene, perchè nessuno se la sente di lasciarsi andare, tutto diventa più difficile, laborioso e palloso. La seconda motivazione è la barriera generazionale (soprattutto con queste grandi differenze di età), questo avviene non perchè chi è più grande faccia necessariamente il superiore, ma più per la paura del giudizio di una persona che si pensa essere più competente, e questo proviene soprattutto dalla famiglia, dal sistema scolastico e societario in cui viviamo. Ed è questo a mio avviso il primo punto nel quale si dovrebbe lavorare con i ragazzi, dovremmo stimolare la loro libertà di espressione, la loro curiosità, senza mettere paletti ma soprattutto senza giudizio. E' importante permettergli di sbagliare e dargli il diritto di non possedere la conoscenza. Nessuno è nato con la conoscenza intrinseca, ho sentito troppe volte sentenze dure su persone che non conoscevano la Cultura, ma ci mettiamo mai dalla parte opposta? Provate a pensare di essere loro? Le informazioni che ti arrivano sono un mix di verità e spazzatura, le persone vicine magari non conoscono niente di serio a riguardo, chi ne sa nella maggior parte dei casi ti giudica, e poi quando provi a dire e a fare quel poco che ti è arrivato dal mix dei mass media, ti etichettano subito come il sucher, il bimbo minchia ecc. Da qui nascono i problemi. Chi dovrebbe aiutare questi ragazzi a recuperare la libertà di poter essere quello che sono? a riprendere consapevolezza delle cose, se non le persone che già ne hanno avuto esperienza? E' anche vero che in tutto questo si può condividere solo la parte teorica e il racconto della propria esperienza, poi, il resto se lo dovranno vivere in prima persona, sulla propria pelle, per rendersi realmente conto di quello che è la Cultura Hip Hop. Fatto sta che dovremmo essere noi a porgere la mano.
Tempo limitato
Purtroppo quando non si sta a contatto con una persona per lunghi periodi di tempo, anche costantemente, diventa difficile poter trasmettere tutto quello che vorresti, ma voglio raccontarVi questo, per far capire che anche solo un'ora a qualcuno può cambiare tanto.
Durante la chiacchierata ho chiesto a un ragazzo presente alla conferenza dell'anno precedente, se per lui era stata utile la conferenza dell'anno passato e se era cambiato qualcosa per lui in questo anno? La risposta è stata che la precedente conferenza gli ha aperto molte porte, gli ha permesso di vedere tutto sotto nuove luci. La frase che mi ha colpito è stata: mi ha fatto interessare di più alla storia dell'Hip Hop, ma anche alla storia in generale. Quell'ultima affermazione riguardante la storia in generale è secondo me la cosa più importante; è l'Hiphop come porta oltre l'Hip Hop, come porta verso una cultura personale, che con il tempo farà crescere la persona in vari ambiti della vita.
Il Cypher
Purtroppo quando non si sta a contatto con una persona per lunghi periodi di tempo, anche costantemente, diventa difficile poter trasmettere tutto quello che vorresti, ma voglio raccontarVi questo, per far capire che anche solo un'ora a qualcuno può cambiare tanto.
Durante la chiacchierata ho chiesto a un ragazzo presente alla conferenza dell'anno precedente, se per lui era stata utile la conferenza dell'anno passato e se era cambiato qualcosa per lui in questo anno? La risposta è stata che la precedente conferenza gli ha aperto molte porte, gli ha permesso di vedere tutto sotto nuove luci. La frase che mi ha colpito è stata: mi ha fatto interessare di più alla storia dell'Hip Hop, ma anche alla storia in generale. Quell'ultima affermazione riguardante la storia in generale è secondo me la cosa più importante; è l'Hiphop come porta oltre l'Hip Hop, come porta verso una cultura personale, che con il tempo farà crescere la persona in vari ambiti della vita.
Il Cypher
Secondo me utilizziamo solo i lati più frivoli del cypher. I lati che servono per ottenere riconoscimento pratico dalla famiglia e troppo poco il lato del cerchio come famiglia, come comunione nel senso di unione con l'altro. Il cerchio dovrebbe essere la partenza per creare una famiglia e un unione, che apra le persone a se stesse, agli altri e al mondo, perchè il cerchio crea la fiducia in se stessi attraverso la fiducia degli altri e negli altri.
In Uganda Spyda Mc mi ha detto: "una persona una volta mi disse che la parte spirituale dell'Hip Hop è il cerchio" . La frase mi ha colpito particolarmente e personalmente non ho dubbi a riguardo.
A livello simbolico il cerchio con il punto al centro è il sole, se guardiamo dall'alto un cypher il protagonista è al centro e gli altri formano il cerchio, potrebbe essere tranquillamente visto come la ricerca della luce di se stessi, che altro non è che l'espressione libera di se stessi. Vi lascio anche questa citazione sul cerchio:
In Uganda Spyda Mc mi ha detto: "una persona una volta mi disse che la parte spirituale dell'Hip Hop è il cerchio" . La frase mi ha colpito particolarmente e personalmente non ho dubbi a riguardo.
A livello simbolico il cerchio con il punto al centro è il sole, se guardiamo dall'alto un cypher il protagonista è al centro e gli altri formano il cerchio, potrebbe essere tranquillamente visto come la ricerca della luce di se stessi, che altro non è che l'espressione libera di se stessi. Vi lascio anche questa citazione sul cerchio:
La Creazione è un Cerchio. Un Cerchio formato da tanti Cerchi. Sfere, Spirali, ellissi, anelli.Lo spazio si curva, le galassie girano, le stelle e i pianeti ruotano seguendo delle orbite. Dalla nostra Terra che ruota guardiamo un universo che gira. Giriamo e giriamo, nella nostra danza circolare senza fine. I nostri anziani ci hanno insegnato che per essere in armonia con la Creazione dobbiamo pensare e agire in modo circolare. Quando siamo in Cerchio è come tornare a casa e quando cominciamo a farne esperienza, a relazionarci in Cerchio, condividendo i pensieri, le emozioni, i sogni, le decisioni, il lavoro, il gioco e la creattività, ci rendiamo conto che rende la nostra vita più ricca, appagante, piena. L'essenza del Cerchio è l' eguaglianza. Manitonquat
Conoscenza, Comprensione Overstanding
Ultimo punto che vorrei affrontare è questo, più mi trovo in situazioni dove devo spiegare qualcosa, più noto che per spiegarla, e renderla chiara, me la spiego meglio anche a me e ho dei costanti overstanding su molte cose. Quindi il maestro, inteso come la persona che ha la maestranza rispetto a certe conoscenze, condividendole diventa maestra di sè stessa a livelli più profondi.
Questo mi ha riportato a una delle prime Infinity Lessons di Universal Zulu Nation, dove viene spiegato che la vera comprensione arriva solo dopo aver metabolizzato e vissuto realmente una cosa, e che solo dopo questo la si può tramandare o condividere realmente. Quindi è molto interessante che la vera conoscenza è inutile senza poi l'esperienza, con l'esperienza avviene la comprensione reale, dopo la comprensione c'è l'Overstanding.
Understanding capire ciò che sta sotto le fondamenta le radici, Overstanding capire ciò che sta sopra, oltre, meno materiale e più rarefatto.
Quindi vivere le cose in prima persona diventa indispensabile se vogliamo capirle e comprenderle e solo con una vera comprensione possiamo avere un Overstanding.
Pace
[Articolo: Ahki Smogone]
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